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Milano,

Statuto e Regolamento

LEGISLAZIONE – Decreto 18 ottobre 1934 n. 1779, convertito in legge 31 dicembre 1934 n. 2244. – Decreto 13 maggio 1943 s.n. che conferisce al “Reggimento Fanti d’Italia” personalità giuridica. – Regio Decreto 2 agosto 1943 n. 704 che pone le Associazioni d’Arma sotto la vigilanza dell’ex Ministero della Guerra, ora della Difesa. – Decreto 12 febbraio 1954 n. 186 che ripristina al Sodalizio la denominazione di “Associazione Nazionale del Fante” e ne approva lo Statuto sociale. – Decreto 2 febbraio 1956 n. 652 che approva il Regolamento sociale. – Decreto 15 aprile 1959 n. 457 che approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Cagliari (24 gennaio 1958). – Decreto 23 maggio 1966 n. 486 che approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Trieste (3 novembre 1964). – Decreto 17 novembre 1969 n. 825 che approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Grado (2 novembre 1968). – Decreto Presidente della Repubblica del 30 luglio 1984, che concede lo Stemma Araldico all’Associazione, iscritto nei Registri dell’Ufficio Araldico il 9 gennaio 1985; Reg. anno 1984 (pag. 71). – Decreto 29 settembre 1998 che approva le modifiche dello Statuto e del Regolamento deliberate dal Congresso Straordinario di Marina di Massa (20-21 settembre 1997) - Gazzetta Ufficiale n. 247 del 22/10/1998. – Lo Statuto ed il Regolamento, approvati dal Congresso Straordinario di Milano del 10 e 11 ottobre 2009, sono stati trascritti, in data 21 luglio 2010, nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano al n. d’ord. 471 della pagina 726 del Vol. II. – Lo Statuto ed il Regolamento vigenti, approvati dal Congresso Straordinario di Milano del 28 marzo 2015, sono stati trascritti, in data 08 febbraio 2017, nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano al n. d’ord. 471 della pagina 726 del Vol. I


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Scopi

Caratteristiche - Finalità
L’Associazione Nazionale del Fante è apolitica ed apartitica, senza fini di lucro.
Essa ha carattere esclusivamente patriottico, morale e culturale.
Le sue finalità principali sono:
a. l’amore e la fedeltà alla Patria;
b. la glorificazione dei Fanti caduti nell’adempimento del dovere, perpetuandone la memoria;
c. l’esaltazione delle glorie dell’Arma;
d. il rafforzamento dei vincoli di fratellanza e di solidarietà fra tutti i Fanti, in congedo e in servizio;
e. l’assistenza ai Soci;
f. la collaborazione con le altre Associazioni d’Arma;
g. la promozione e la partecipazione – anche costituendo appositi gruppi – ad attività di volontariato per il conseguimento di finalità assistenziali, sociali, culturali, sportive ed umanitarie.

Stemma Araldico

LO STEMMA ARALDICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL FANTE

Lo stemma araldico dell’ Associazione Nazionale del Fante, è stato ideato dal Gen. Carlo Blasetti – che ha ottenuto annche il riconoscimento della Presidenza della Repubblica con Decreto 3 luglio 1984.
Il cerchio aureo risplendente infilato dai due gladii vuole rappresentare i vincoli di fratellanza e di solidarietà tra i Soci e i Fanti in servizio e i legami le consorelle Associazioni d’Arma. Le spade romane sono il principale segno della nobiltà militare, delle azioni guerresche, della forza sottoposta alla giustizia, dell’amore verso la Patria.
Le tre stelle d’argento visibili, incise nel cerchio d’oro a guisa di gemme perché risplendano le magnanime azioni di quest’Arma, tengono vivo anche il ricordo delle stellette che avemmo l’onore di portare che rappresentano la disciplina militare. Il fondo dello scudo sannitico, che allude al campo di battaglia, tinto di colore rosso – il colore più nobile del blasone, che simboleggia spargimento di sangue in guerra -, porta nel punto d’onore l’emblema d’oro della Fanteria con i fucili decussati e la bomba infiammata, contrassegni di impiego di quest’Arma. L’oro, il più nobile dei metallici blasonici, è simbolo di fedeltà, di giustizia, d’onore.
La bordura di colore azzurro (pezza onorevole di prim’ordine) che circonda lo scudo, esalta nel suo colore l’audacia, la lealtà, l’amor di Patria, simboleggia le ricompense al valore militare concesse alle Bandiere di Guerra dei reggimenti e ai singoli combattenti, che fregiano anche il grande Medagliere associativo. Ma il colore della bordura celebra pure il ceruleo mantello indossato dal Patrono del’Arma, San Martino di Tours, coraggioso e ammirato vincitor della Legione Romaniche alle porte d’Amiens, in pieno inverno.
Il Capo (Il capo è una pezza onorevole- di primo ordine- che occupa il terzo superiore dello scudo, ed è delimitata da una linea orizzontale) ricolorato, sostenuto da un filetto azzurro, rappresenta il colore dell’Italia, quello delle “Sacre Bandiere”, caro a tutti i Fanti che lo hanno sempre portato nel cuore dalle guerre di indipendenza alla Liberazione. Esso indica anche la funzione e l’estensione territoriale della Presidenza Nazionale dell’Associazione.
Il motto (allusivo all’Arma) su lista bifida d’argento coi caratteri capitali di nero: PER SE FULGET (di per sé risplende) perpetua il valore della Fanteria Italiana che nell’avversa e nella buona fortuna, scrisse in ogni tempo con inesausta fede, la sua storia più grande che è storia di tutto un popolo.